Nikolaj rise ancora, per poi sedersi in un angolo, con la schiena appoggiata alla parete, per poi mettersi a fischiettare.
Gwen guardava fuori, attenta a non sporgersi troppo in direzione degli ultimi raggi del Sole morente.
Restarono così per lunghi istanti, forse un'ora, forse di più.
Giunse il tramonto, infine il crepuscolo.
Silenzioso, vago, misterioso, coprendo Chanty con lunghe ombre di forme sinistre.
“Direi di tornarcene a casa...” disse alzandosi Nikolaj.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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