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Vecchio 09-05-2018, 17.44.03   #1459
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Il suo sapore era così intenso, inebriante, da spingermi a volerne di più, sempre di più, sempre di più.
Ero in ginocchio davanti a lui, eppure quella posizione mi dava un senso di potere inimmaginabile.
Vedevo che cercava di resistere, vedevo che impazziva, che andava fuori di testa, e la cosa mi esaltava in un modo incredibile.
Perché sapevo che se mi fossi fermata in quel momento lui sarebbe impazzito ancora di più, sapevo di avere in pugno ogni fibra del suo essere, accogliendo quel membro sempre più in fondo nelle mie calde labbra.
Era meraviglioso vederlo così, vederlo così perso, preso, eccitato e folle.
Quando poi iniziò a spingere sulla mia testa con la mano, persi definitivamente il controllo, andai fuori di testa.
Seguii quel ritmo forsennato, ancora e ancora, sempre più in fondo, sempre più intensamente.
Lo sentivo farsi strada nella mia gola, togliermi il respiro, scivolare sulle pareti umide e calde che lo accoglievano senza ritegno.
Poi quella recita, quel sentire che nonostante l'eccitazione folle Aegos restava fermo nella sua sceneggiata mi mandò letteralmente fuori di testa.
"Oh sì, piccolo..." prendendolo in mano e iniziando a lambirlo nuovamente con la lingua sull'estremità per farlo impazzire e farmi respirare e parlare.
"Il pasticcino più buono del mondo!" con voce roca, calda e sensuale, per poi riprendere quel gioco.
Chiusi gli occhi e lo lasciai ancora scendere nella mia bocca, ancora più a fondo, ancora più giù.
Poi mi ricordai di quello specchio dietro di me, del fatto che il mio signore poteva essere lì a guardarmi,
Allora mi alzai un poco, prima un ginocchio poi un altro, restando così a quattro zampe davanti a lui, come fossi davvero la cavallina delle nostre allusioni lascive.
Ma non era tanto perché volessi sgranchirmi... ooh no.
Quello era un invito, nemmeno troppo velato al mio signore, un modo per fargli comprendere come ci fosse posto per lui, come lo bramassi disperatamente.
Infatti muovevo il bacino in un gesto sensuale e lento ma insieme frenetico e voglioso che doveva funzionare da richiamo per lui che, ero certa, ci stava osservando da quello specchio.
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