Altea entrò nel palazzo.
Vi erano crolli un po' ovunque, crepe nelle murature consumate e tutto sembrava fatiscente e pervaso da un'aria di decadenza ed abbandono.
Quella finestra illuminata era però sempre lì, nell'ultima stanza dell'unica torre ancora in piedi.
Brillava nella notte, con una luce tremolante, quasi danzante.
Gwen fu pronta e scese di sotto, dove trovò Elv ad attenderla.
Indossava un lungo mantello scuro, dal bavero triangolare e sporgente.
“Sei meravigliosa stanotte...” disse porgendole la mano “... sarei quasi portato ad invidiare le tue prede di stanotte...” fissandola con malizia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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