Bevvi e bevvi ancora, fin quando l'uomo smise di dimenarsi ed i suoi spasmi si annullarono.
Mi sentivo finalmente appagata, soddisfatta, sazia ed era una sensazione indescrivibile, che mai si potrebbe provare nemmeno col cibo più prelibato.
Perché solo il sangue era vita.
Elv fece lo stesso, mentre lo guardavo sempre più compiaciuta.
Poi venne da me e mi baciò, in quella che ormai era diventata una consuetudine fra noi.
Come un brindisi in conclusione della nostra cena peccaminosa.
E i nostri sapori si mischiarono al sangue, che impregnava ancora le nostre labbra e le nostre lingue.
Era oscuro, era perverso, era eccitante e mai ci avrei rinunciato.
Ridacchiai alle sue parole.
Poi, raccolsi quel sangue, frammisto dei due uomini, dalle mie labbra con la lingua.
"L'abilità di un cacciatore è data anche dalla prelibatezza delle sue prede, e tu stai decisamente migliorando... I miei complimenti...'' con un sorrisetto, prima di cogliere anche dalle sue labbra quel nettare con la punta della lingua, lentamente.
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