“Non volevo spaventarti, ma la cosa mi piace poco...” disse Elv a Gwen.
Allora i due vampiri uscirono di nuovo per il bosco.
Era una notte fatta di ombre e silenzio, con una vaga foschia tra la vegetazione che rendeva tutto cupo.
Vagarono per un po', poi l'odore di sangue li condusse in una vecchio capanno abbandonato.
Qui trovarono Nikolaj con una contadinella.
Lei era stesa sulla paglia e lui godeva del suo sangue e del suo giovane corpo.
Quel gesto di Dacey, il bere e poi leccarsi le labbra ancora intrise di vino.
Il barone la guardò negli occhi.
“Forse hai bevuto un po' troppo stasera.” Disse il Maresciallo fissandola torvo.
“Non temete...” intervenne il barone “... è tardi e noi non continueremo oltre a discutere di politica.” Alzandosi. “Dunque potete tutti ritirarvi, se è ciò che volete. Io resterò ancora un po' sveglio, magari leggendo qualcosa o semplicemente rilassarmi sul balcone della mia stanza.”
Il Maresciallo e Fagianus lo salutarono con un inchino, per poi ritirarsi anche loro.
Il barone lanciò un ultimo sguardo a Dacey, con un sorriso enigmatico simile ad un saluto o forse un invito e si diresse nella sua camera.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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