Quelle movenze provocatorie, sensuali, lascive di Lys, con la testa e col bacino, fecero impazzire ancor più, se possibile, Aegos.
Continuò a stringere a due mani le natiche della sua padrona, ma lei con la bocca aveva portato Icarius in uno stato quasi confusionario tanto godeva e gemeva.
Allora lo stalliere si chinò alle spalle di lei e con la lingua pulì la coscia della sua padrona tutta unta del suo stesso desiderio.
La lingua che lenta e lasciva percorse la pelle bagnata di lei, fino a raggiungere il fiore della padrona, tutto umido di brina.
Ed allora cominciò a succhiarne ed a leccarne la linfa vitale.
Un gemito ed un sorriso quasi soffocato di lui quando Dacey cominciò a baciarlo, a giocare con la sua pelle lungo il viso, il collo, la spalla, con le labbra, con la lingua e mordicchiandola provocante.
“Oh, che brava...” disse con un tono bassissimo, caldo, lussurioso.
Allora la sua mano continuò a scendere, a scivolare lungo la pelle di lei, fino ad arrivare fra le sue gambe, al suo sesso bruno, caldo, fremente.
La guardò negli occhi mentre le sue dita iniziarono ad accarezzarla piano, tutta, dove era più calda, più donna, più umida, più eccitata.
Dov'era più bella.
Elv sorrise e rispose al bacio di Gwen.
Un bacio caldo, come forse nessun vampiro sapeva dare, sapeva provare e vivere.
Un bacio profondo, vivo come le loro notti non saranno mai.
Un bacio puro, sensuale, fatto di passione, desiderio ma soprattutto Amore.
Un bacio vero.
Vero come ciò che provavano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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