Giocavo con lui, come una bambina dispettosa, lo tentavo, lo stuzzicavo quasi volendolo punire.
Punire per avermi fatto aspettare così tanto, per non essersi svelato subito, per avermi fatta sospirare più e più volte nel tedio dell’attesa.
Il suo petto era il mio terreno di gioco, ne sfioravo i muscoli, disegnandoli col le dita o le labbra, seguendo le scanalature sui pettorali e scendendo sulla linea degli addominali ma senza mai continuare oltre.
Non ancora, dovevo tenerlo in sospeso, ancora per un po’, perché capisse che conducevo io il gioco.
Un urlo distrusse i miei intenti, il mio urlo generato dal piacevole dolore che avvertii quando l’irruenza del Barone si insinuò in me, con una furia lussuriosa che mi lasciò senza fiato.
Gemetti incontrollata e lui non accennava a rallentare, a smettere per qualche secondo.
Mi stava togliendo la ragione, annebbiandola con quel piacere intenso e allora io, così persa, udii ancora la sua implorazione.
E fui incline a esaudirla, tanto pazza di piacere da non riuscire a pensare lucidamente.
Non smisi mai di baciarlo però, neanche quando gli slacciavi con entrambe le mani i pantaloni scuri, neanche quando mi avventavo sulla sua virilità già gonfia ed eccitata.
“ Che meraviglia...”
Dissi mordendomi le labbra, spinta dalla perversione, tastando e stringendo il suo membro turgido, sapendo che era tutto merito mio.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that
Dacey "Karishma" Starklan
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