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Vecchio 17-05-2018, 16.34.56   #1690
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il letto cigolava sotto le spinte di quei due corpi che vibravano, sussultavano e gemevano folli.
Erano preda della passione, di una forza indomita, carnale.
Ma non solo.
Mentre Aegos la possedeva con una virilità mai assaggiata, mai provata prima d'ora, Lys tra gli spasmi e le grida cominciò a vagare nella mente di lui.
“Ti amo...” disse fra sé lo stalliere “... ti amo non lo capisci?” Senza smettere di possederla, senza arrestare quell'indomita danza di passione. “Sono folle... folle... ti odio... ti odio e ti amo... maledetta, cosa mi hai fatto? Perchè? Perchè?” Spingendo se stesso contro di lei, dentro la sua padrona senza freni, senza pause.
La teneva per le caviglie, saldamente, mentre la faceva sussultare fra quelle lenzuola ormai bagnate di sudore.
Icarius assisteva a tutto ciò eccitato da morire, ma incapace di interrompere quella meravigliosa cavalcata.
Aegos si fermò, col fiato rotto, guardando Lys su quel letto con i capelli sudati sul viso.
Si chinò e la baciò.
Un bacio disperato, profondo, come a voler succhiare tutto di lei, non solo le labbra e la lingua.
“Voltati...” ansimando lo stalliere “... voltati...” invitandola, quasi ordinandole di cambiare posizione.



Arrivò Fagianus e mise al corrente il barone riguardo la faccenda del saltimbanco.
Minsk guardò Dacey negli occhi.
“Perchè” disse “non mi avete detto che quell'uomo vi aveva colpita, madama?”
“Ora il Maresciallo se ne sta occupando, signore.” Fagianus.
Arrivò un soldato di corsa e disse qualcosa all'orecchio di Fagianus, che apparve poi stupito.
“Ebbene?” Fissandolo Minsk.
“Il Maresciallo gli ha strappato la maschera...” rivelò Fagianus “... non era un uomo deforme... ma un criminale fuggito tempo fa da questo palazzo...”
“Che sia giustiziato.” Sentenziò Minsk. “Nessuno può sfiorare madama Dacey senza il suo permesso.” Tornando con gli occhi sulla ragazza.
“Si, mio signore.” Annuì Fagianus.



“Ma come...” disse stupito il vecchio custode “... davvero non mi riconoscete, signore? Avete dimenticato il vostro devoto servitore?”
“No no...” accennando un sorriso poco convinto il cavaliere “... certo che mi rammento di te... potrei dimenticarti? Sono solo stanco per il lungo viaggio...” perplesso “... su, preparaci qualcosa di buono, vecchio mio.” Annuendo.
“Subito, padrone!” Esclamò il vecchio. “Mia moglie è una cuoca perfetta come ben sapete!” E corse via.
“Roba da matti...” il cavaliere fissando Altea.



Elv annuì a Gwen ed i tre vampiri scesero di nuovo nei sotterranei della torre, dove c'era il pozzo.
“Ed ora” disse Nikolaj “come faremo a scendere? É crollato e se anche usassimo la nostra forza per smuovere i detriti questa vecchia torre potrebbe caderci addosso. E comunque Ivan non può essere passato da qui, visto le pietre crollate sono ancora ammassate di sotto.”
“Forse ha trovato un passaggio segreto...” fece Elv guardandosi intorno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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