Gwen ed Elv seguirono quei gemiti.
Più si avvicinavano, più quelli sembravano simili a lamenti.
Raggiunsero infine il fondo dell'antro e videro qualcosa di terribile.
Ivan, torturato a sangue, che gemeva dolorante ai piedi della parete rocciosa, incatenato ad una pietra sul terreno.
Quella carezza di Dacey ed il barone che restò a guardarla negli occhi.
Uno sguardo penetrante, capace di arrivare fino al suo cuore ed alla sua anima.
“Che il crepuscolo giunga presto...” disse lui pianissimo, con tono basso, caldo e virile.
“Mio signore...” arrivando il Maresciallo.
“Cosa?” Minsk senza voltarsi.
“Il saltimbanco...” l'altro “... era un impostore... il suo nome era Reddas... un ribelle... probabilmente era qui per uccidere voi... è stato appena giustiziato... il suo corpo sta pendendo dalla torre più alta del palazzo. Era riuscito ad arrivare qui ingannando mia sorella. Ora non potrà più ingannare nessuno.”
“Ottimo.” Annuì Minsk.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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