“Io ai pazzi furiosi.” Disse la voce anziana dall'altra parte del muro. “Di quelli che disturbano la quiete pubblica, le coscienze della gente e gettano zizzania.” A Gwen. “Questo secondo loro, naturalmente.”
“Ma se andrete da sola” disse Ismael ad Altea preoccupato “riuscirete ad essere al sicuro? Senza di me?”
“Se sua altezza ha deciso, allora faremo come lei vuole.” Il visir. “E' il solo modo per parlare col re di Afragolopolis, visto non è possibile inviare messaggi a causa della guerra.”
“E sia...” annuì Ismael.
Charterius annuì sorridendo a Miss.
“Al mio arrivo vi avevo detto che compresa voi eravamo già in tre, Miss.” Disse l'inventore. “Dunque un altro si unirà presto a noi, mi pare ovvio.” Con soddisfazione.
“Si, ho qualche amico.” Disse Gobbo a Dacey. “Sapete, tra la gente umile ci si capisce al volo.” Sorridendo.
Poco dopo arrivò Ergolino che posò due fumanti piatti su una cassa in mezzo a quelle due destinate a far sedere lui e lei.
“Sformato di patate, verdure e stinco arrostito con purea di carciofi.” Ergolino indicando uno dei piatti. “Qui invece rustico di formaggio, salumi, funghi e salsa di pomodoro.” Mostrando l'altro piatto. “Naturalmente il tutto accompagnato da un vinello amabile della casa. Buon appetito!” Ed andò via.
“Prego.” Gobbo invitando Dacey a mangiare.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|