Ad un tratto arrivò un soldato che gettò un'occhiata nella cella di Gwen e delle sue compagne.
“Avanti, sloggiate...” disse aprendo le sbarre “... e cercate di non fare altri casini o finirete male la prossima volta.” Facendo segno loro di uscire.
“Aspettate, ragazze...” la voce del vecchio dall'altra cella.
Non ci furono altre domande, con i soldati ed i saggi tutti inginocchiati davanti alla regina di Serenica.
“Buon riposo, mia regina.” Disse solo Ismael ad Altea.
La monarca allora si ritirò nelle sue stanze per riposare, mentre cominciarono subito i preparativi per la partenza.
“Ma certo, Miss.” Disse Charterius. “Anzi, vi dirò... io non solo lo conosco, ma posso renderlo simpatico ancor prima del suo arrivo. E non solo simpatico, ma anche coraggioso, indomito, violento, intelligente o tutto muscoli. E persino bello.” Divertito.
Dacey ed il saltimbanco cominciarono a mangiare.
“Dacey...” disse lui ripetendo il nome della ragazza “... mi ricorda il nome della protagonista di una commedia che portammo in scena con la mia vecchia compagnia... lei era la figlia di un'incantatrice e dovette fuggire dal suo villaggio attaccato dai nemici... per guadagnarsi da vivere prevedeva il futuro, avendo il dono della preveggenza sin da piccola...” annuendo “... io invece mi chiamo Gobbo... o meglio, tutti mi chiamano così anche se non ho la gobba.” Divertito. “
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|