“Ah, ecco...” disse divertito lui “... allora i miei complimenti sono andati a segno.” Facendo l'occhiolino a Gwen. “Beh, io sono pronto anche adesso. Chiami le tue amiche, o vieni tu soltanto con me?”
La nave volante solcava i cieli di Serenica ed in poche ore giunse nei confini di Afragolignone.
Il mondo sottostante appariva lontano, piccolissimo e confuso.
Sterminati banchi di nuvole alla deriva in un cielo infinito avvolgevano la nave come le onde impetuose e spumose di un oceano in tempesta.
Tutti i venti dei punti cardinali sembravano incontrarsi e scontrarsi tra le vele gonfie, tirando all'estremo i fiocchi e le cime da prua a poppa.
Altea era sul ponte fiera a scrutare quel panorama infinito, sospeso tra cielo e terra.
Ad un tratto la vedetta sull'albero maestro indicò qualcosa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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