Discussione: Il nome della perla
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Vecchio 27-05-2018, 23.01.58   #140
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Gwen si svegliò dopo quella strana notte, preparandosi e scendendo al pianterreno per cominciare una nuova giornata.
Nella cucina si stava preparando la colazione, ma De Goth era già nel salotto in attesa che gli fosse servita.
Non era però solo.
Con lui c'era l'immancabile cameriere anziano, un tuttofare in quella magione.
I due stavano parlando.
“Dunque ne sei certo...” disse il tutore.
“Si, signore...” annuì il cameriere “... si tratta di una ragazza, una pastorella...”
“Sono certi si tratti della stessa morte toccata alle altre vittime?”
“Si, signore...” il cameriere “... anche lei sgozzata nel medesimo modo...”
“Ci siamo solo illusi che quest'orrore fosse terminato...” preoccupato De Goth.



Il presbitero annuì a Dacey e con Ruspon attesero che la ragazza portasse loro da bere.
“Eminenza...” disse l'uomo d'armi “... io non darei molto credito a quel pezzente... era solo un contadino superstizioso... magari era anche ubriaco quando è avvenuta l'uccisione dell'ultima ragazza...”
“Eppure mi sembra certo di ciò che affermava...” il chierico.
“Certo, eminenza?” Fissandolo Ruspon. “Farfugliava cose assurde. Non per niente crede sia opera del demonio.” Ridendo.
“Dite?” alzando gli occhi su di lui il presbitero.
“Io non credo né in Dio, né tanto meno nel diavolo, eminenza.” Con un impeto di superbia Ruspon.
“Badate all'abito che indosso, messere...” con voce calma il presbitero “... e come debba dare conto del mio operato al vescovo. Il mio ruolo mi impone di credere in ciò che voi negate e nessuno deve mai pensare il contrario. Voglio che questa storia finisca. Qualunque cosa sia a compiere questi massacri, sia essa un lupo, un branco di lupi o qualsiasi altro animale, deve finire. Io sono responsabile dell'ordine qui a Sant'Agata di Gotya nella stessa misura in cui lo è il barone, chiaro?”
“Si, eminenza.” Annuì Ruspon.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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