Gwen e Therese raggiunsero il giardino in quella soleggiata mattinata di fine Maggio, con la piccola che sembrava essersi calmata.
Poi arrivò una carrozza davanti alla magione.
Dal giardino non si riusciva a vedere chi fosse, così il vecchio cameriere introdusse in casa il nuovo arrivato senza essere visto dalle due.
Poco dopo però alcune urla giunsero in giardino.
De Goth discuteva animatamente con qualcuno.
“Ehi, signora...” disse divertito Gobbes, fingendosi risentito nel suo orgoglio di maschio “... con chi credete di parlare?” Sorridendo ad Elyse. “Noi abbiamo fantasie che potrebbero farvi paura...” ridendo eccitato, non immaginando chi fosse davvero quella bellissima donna.
“Io immagino di lavarvi...” Marf con l'acquolina in bocca tanto era il desiderio di lei “... e asciugarvi tutta con la lingua, signora...”
“Io ne ho parecchie di fantasie, signora...” fece Aegos guardandola “... e di sicuro nessuna delle vostre può spaventarmi...” con uno sguardo virile, sicuro di sé “... qualsiasi cosa... qualsiasi... mettetemi alla prova, signora...” mostrando la lingua alla marchesa.
I suoi occhi ardevano di desiderio, di immagini indicibili, di un impeto quasi bestiale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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