Si baciavano con sempre più foga, assaporandosi a vicenda, giocando con le labbra a rincorrersi, a trovarsi, ad incatenarsi.
Lui la stringeva a sé, senza smettere di baciarla, togliendole il fiato, fermando il suo respiro.
Le sue labbra avide non solo assaporavano la prelibata bocca di Gwen, vellutata come un pesco in fiore, ma scivolavano sul suo mento, sulle sue guance, fino a scendere lungo il suo collo, mentre quella cascata di capelli rossi e resi ribelli dall'aria della sera, avvolgevano entrambi come a rubarli dal mondo circostante.
Nel baciarsi, nel muoversi, gli orecchini pendenti di lei, come i suoi braccialetti e la sua collana si muovevano tintinnando, luccicando e ciondolando nel chiaroscuro sognante di quella sera.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|