Il cocchiere era restio, mentre il guardiano, forte dell'essere armato, annuì a Gwen.
“Se volete partiamo.” Disse alla ragazza impugnando il suo fucile. “Ciò che deciderete per me andrà bene.”
“Io direi invece di ripartire domattina...” mormorò il cocchiere.
Hiss sorrise ad Altea.
Erano pronti per partire.
“Vi scorteremo lungo il tragitto...” disse Gozil “... non me la sento di lasciarvi andare da soli... è buio ed il bosco è pericoloso.”
Si prepararono e partirono tutti.
Erano un bel po' distanti da Sant'Agata di Gotya.
Cales annuì a Dacey ed uscirono anche loro nel cortile.
Il trambusto non era cessato, perchè occorreva il permesso del presbitero per uscire nel bosco e cacciare la bestia.
“Accidenti...” disse arrivando Ruspon “... cosa diavolo succede?”
Un soldato gli spiegò il tutto.
“Sua eminenza non è qui...” Ruspon ai cacciatori “... andatevene o vi faccio mettere ai ferri, cani.” Minacciò.
Quelli però insistevano.
“Allora andate, avete il mio permesso!” Gridò Ruspon. “E che il diavolo vi porti tutti!”
“Andrò con loro.” Fece Cales. “Verrà con me anche madamigella Dacey.”
“Senza il consenso di suo zio la ragazza non si muoverà di qui.” A muso duro Ruspon.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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