Aegos vide Elyse in quella vestaglia nera lasciata aperta, mostrando così parte delle sue nudità, avvicinarsi al letto e poi stendersi accanto a lui.
“Si...” disse lui guardando la marchesa “... ma mi sembrava come spaventata... una sorta di marionetta animata... così le ho detto che poteva andare e che avrei aspettato la marchesa da sola...” fissandola tutta.
Hiss ed Altea corsero al palazzo presbiterale per scoprire cosa davvero fosse accaduto.
Subito il cacciatore del duca fu avvertito del ritorno del presbitero.
Allora lui e la sua finta moglie chiesero di presentarsi a lui.
Lo trovarono in un salone impegnato a discutere con Ruspon.
Così Hiss presentò se stesso ed Altea al chierico.
“E' un onore conoscere il Gran Cacciatore del Duca...” disse il presbitero “... un vero onore... avete udito le ultime novità, messere? Pare che un cacciatore abbia ferito la bestia mentre assaliva una carrozza... a breve messer Ruspon si recherà da lui per raccoglierne la testimonianza.”
“Col vostro permesso andrei subito.” Ruspon.
“Si, andate.” Annuì il presbitero.
E Ruspon andò.
“Se la bestia è ferita non credo allora andrà lontano.” Fece Hiss. “Ammesso sia una ferita seria.”
“Lo sapremo presto...” mormorò il presbitero.
“In attesa di ciò” Hiss “col vostro permesso io e mia moglie vorremo presentarci anche alla marchesa Elyse, signora di Sant'Agata di Gotya.”
“Ma certo, messere...” fissandolo con i suoi occhi grigi il presbitero.
I due finti coniugi allora si congedarono dal chierico e raggiunsero il castello della marchesa.
“Eppure direi ne avete sparati già più di uno...” disse divertito Elv a Gwen “... almeno verso di me...” sorridendo “... non sforzatevi... restate stesa...” vedendola dolorante ancora.
Il giardiniere venne poi a riferire che i soldati erano giunti per conferire con lui.
“Si, arrivo subito...” annuì Elv, per poi uscire dalla stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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