Sant'Agata aveva un'aria diversa alla luce del sole, non meno affascinante di quando le stelle ne custodivano i segreti, certo, ma sicuramente diversa.
Avevo fatto una passeggiata per il borgo quella mattina, osservando i vari negozi, le botteghe, le osterie, perdendomi nei vicoletti particolari, così piccoli e tortuosi, da costringermi all'angolo ogni qual volta passava qualcuno a cavallo, e non si capiva come, di gente a cavallo ne passava in continuazione.
Nel mio passeggiare avevo raccolto un po' di informazioni, umori della gente, pettegolezzi, dopotutto era il mio lavoro, nulla andava lasciato al caso, nessuna informazione era superflua.
Era arrivata una delegazione di una certa Uaarania per ordine del Presbitero, quello era un fattore da non sottovalutare.
C'era già Hiss, dopotutto, il Cacciatore del Duca, eppure aveva voluto averne degli altri, questo poteva significare tante cose.
Infondo anche l'Arciduca stesso non era contento dell'operato dei suoi inviati ed aveva chiamato me, poteva essere buona volontà, come desiderio di mettersi in mostra e fare l'eroe.
Quale occasione più ghiotta per un uomo ambizioso che risolvere un mistero dove nemmeno gli uomini di Sua Signoria erano arrivati?
Nulla andava tralasciato, nemmeno il dettaglio che pareva più insignificante.
Persa nei miei pensieri avevo fatto il giro del borgo, tornando al punto di partenza, il palazzo che ospitava il bordello che sarebbe stata la mia copertura.
Il palazzo era collocato al termine del borgo, dalle sue finestre si poteva ammirare la vallata circostante, decisamente il marchese doveva tenere particolarmente alle sue amanti, se le nascondeva in questo paradiso.
Proprio davanti al palazzo un giardino fiorito rendeva tutto il paesaggio ancora più incantato.
Indugiai ancora un momento tra le aiuole, osservando la vallata sterminata intorno a me, così bella e selvaggia, e così pericolosa.
Sospirai, e poi decisi di tornare nel palazzo, dove trovai il fido Tignot.
"Davvero una bellissima giornata!" togliendomi l'ampio cappello che aveva protetto il candore della mia pelle dal sole di mezzogiorno.
Entrai nel palazzo, e raggiunsi i miei alloggi, sprofondando in una poltrona accanto a un tavolino sul quale era già pronto il tè del pomeriggio con paste e biscotti.
"Delizioso.." sedendomi, per poi guardare Tignot.
"Ho fatto un giro nel borgo e raccolto qualche informazione, che si somma a quelle che ho studiato approfonditamente prima di arrivare.." lo informai "Ma vorrei da te un resoconto su come sia la situazione attuale, prima di parlare con le ragazze!" sorrisi, mentre mi portavo la tazzina di tè alle labbra.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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