I colpi si udivano a ripetizione, echeggiando infiniti nell'aria, sibilando fra le foglie, scheggiando le cortecce e scalfendo le rocce millenarie che spuntavano dal terreno.
L'odoro di piombo era ovunque, come i latrati dei cani ed i gemiti dei tanti, troppi lupi massacrati.
Gli uomini di Ruspon ne ammassarono diverse decine, come trofei del loro fallimento.
“Voi...” disse Justine ad un gruppo di soldati “... venite con me. Voglio risalire quel tumulo e raggiungere il lato opposto di questo bosco.”
Il gruppo seguì le indicazioni della donna, raggiungendo una palude isolata tutta circondata da fitta vegetazione.
“Sguinzagliate i cani.” Ordinò lei.
Così cominciarono a cercare in quella zona isolata.
Più distanti c'erano Dacey e Cales, che approfittando della situazione si erano defilati dagli altri.
“Che strage inutile di lupi...” il naturalista alla ragazza “... che idioti... altro che soldati e cacciatori... sono solo degli idioti...”
Ad un tratto i due videro qualcosa.
Era una carrozza ferma nella vegetazione.
“Chi sarà?” Stupito Cales.
Era quella in cui stava aspettando Gwen.
Ma proprio in quel momento, nel guardare dal finestrino, la ragazza dai capelli rossi avvertì una strana sensazione.
Come se qualcosa la stessa osservando.
“C'è qualcosa là!” Ad un tratto il giardiniere seduto davanti alla carrozza. “Là!” Indicando la fitta vegetazione. “Qualcosa! La vedo chiaramente!”