Le ragazze andarono a prepararsi tutte contente, mentre Destrasya dava le ultime indicazioni per l'imminente festa serale.
“Non saprei, madama.” Disse Tignot. “Non mi sono mai occupato di trovare le ragazze. Era la precedente padrona che amava cercarle per giudicare se fossero in gamba.”
Elv accarezzò le mani ed il viso di Gwen.
“Ti amo...” disse pianissimo alla ragazza nella carrozza.
Intanto i soldati ed i cacciatori si stavano occupando delle carcasse avvelenate da lasciare nel bosco come trappola.
“Ora partiremo...” Elv a Gwen.
“Davvero?” Fissandoli Justine. “Per dove, di grazia?”
“Lasceremo Sant'Agata di Gotya.” Rispose Elv. “Per via di un mio nuovo impiego.”
“Peccato, dovrete rimandare.” Fece Justine. “Voglio tutti i presenti a questa battuta di caccia in città per raccogliere informazioni. Compreso voi.”
“Io?” Elv.
“Esatto.” Annuì Justine. “Avete trovato un cadavere, naturale voglia interrogarvi in merito.” Tagliò corto.
Cales apprezzò molto il bellissimo sorriso che Dacey gli regalò dopo il modo in cui aveva risposto a Ruspon.
Poi seguirono lui ed i suoi per vedere il cadavere.
“Avete ragione...” disse sottovoce il naturalista alla nipote del presbitero “... superiamoli e giungiamo per primi sul luogo dell'aggressione.”
Alzarono il passo e giunsero per primi dove c'era il cadavere.
Era un uomo, probabilmente un contadino, sorpreso nei pressi di un pozzo dalla fantomatica bestia.
Cales si accovacciò accanto a lui e cominciò a raccogliere indizi, studiare il tutto per farsi qualche idea in più.
Poco dopo arrivarono anche Ruspon ed i suoi.
“Dunque” Ruspon “se ha ucciso quest'uomo allora a cosa abbiamo sparato noi altri prima?”
“Invece è possibile che fosse proprio la vostra bestia, o presunta tale...” mormorò Cales “... quest'uomo è stato ucciso stamattina, perciò prima del nostro arrivo nel bosco... dunque il predatore ha avuto tutto il tempo di giungere presso di noi poco fa e farsi sparare addosso da voi e dai vostri uomini.”
“Bestia immonda!” Con rabbia Ruspon. “Cosa può dirci questo cadavere?”
“La solita modalità...” rivelò Cales “... afferra la vittima per il collo esercitando una trazione spaventosa... una morsa da oltre mille chilogrammi... nessun lupo può avere una forza alle fauci simile... poi la sfigura, quasi provasse odio... la dissangua... ed infine la disossa...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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