Il presbitero apparve deluso e contrariato.
Scosse a lungo la testa, restando a guardare la città ed i boschi dalla finestra mentre Dacey raccontava tutti i fatti.
“Che falliscano gli uomini di sua signoria poco mi importa...” disse infine “... ma che anche messer Ruspon e madamigella Justine continuino a deludermi è inaccettabile...” si voltò a guardare Cales “... siete davvero certo sia un uomo l'autore di tutto ciò?”
“Ne sono quasi sicuro, eminenza.” Annuì Cales.
“Quasi sicuro non basta.” Il presbitero. “Stanno morendo persone ovunque nei nostri boschi. Voglio fatti, certezze, risultati.”
“Ci sto lavorando, eminenza...” rispose Cales “... vostra nipote è un validissimo aiuto e credo di essere sulla giusta strada.”
Il presbitero si sedette e prese carta e piuma d'oca, cominciando a scrivere.
“Vi darò i mezzi per realizzare le vostre ricerche...” scrivendo, per poi firmare col suo sigillo “... prendete...” dandogli il documento “... con questa deliberatoria avrete il diritto di visitare qualunque individuo di qualsiasi età riteniate degno di sospetto... persino farlo arrestare. Voglio il colpevole, messere. Vi concedo tre giorni, poi questa deliberà non avrà più valore.”
“Si, eminenza...” Cales prendendo il documento.