Destresya passeggiava quasi come un'ombra nei salotti, attraverso i corridoi e davanti a qualche stanza lasciata aperta.
Ascoltava sussurri, gemiti, grida, perversioni e lascive confidenze.
Le ragazze però non sembravano molto abili a far parlare i loro clienti circa le ultime novità sulla bestia.
Qualcuno si vantava di averla trivellata di colpi, qualcun altro che l'avrebbe uccisa a breve.
Un altro ancora poi affermava che la bestia era in realtà sua moglie, brutta e gelosa, da cui lui voleva solo fuggire.
Anche Ruspon era giunto.
Aveva scelto una ragazza, ma oltre ai piaceri della carne sembrava avere altri bisogni.
Infatti cominciò a pestarla a sangue, con il cinturone mentre lei gridava e piangeva, minacciandola di ucciderla se si fosse ribellata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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