Destresya entrò nella stanza, trovando la povera ragazza stesa nuda sul letto, piena di lividi, escoriazioni, tagli e gli occhi anneriti dal pianto.
Sopra di lei c'era, anch'egli senza vestiti, Ruspon, con le mani sporche del sangue di lei.
Guardò Destresya per un lungo istante con i suoi occhi indiavolati dall'eccitazione e dalla violenza, prendendo poi la bottiglia che la dama gli porgeva.
La stappò, né bevve un poderoso sorso, riducendola quasi a metà ed annuì compiaciuto a Destresya, palesando il suo apprezzamento per il vino.
Allora frantumò la bottiglia contro uno sfarzoso comò, restandogli in mano solo una parte di vetro acuminato e con quella sgozzò la povera ragazza, tranciandole la gola e facendola morire in un lago di sangue sulle lenzuola.
“Così ucciderò la bestia...” disse lui ansimando a Destresya “... ed anche ogni sgualdrina di questo porco mondo...” fissando la dama negli occhi.
Il giardiniere annuì a Gwen.
“E' solo un'idea...” disse “... ma ho saputo che la nuova proprietaria del bordello in città, tale dama Destresya, ha fra i suoi clienti persone molto importanti... forse se andaste da lei chiedendole di propiziare la causa di Elv... chissà, magari si impietosirà...”
Cales fu sorpreso da Dacey a fissarla, visto il modo repentino con cui lei si era svegliata.
“Oh no...” disse lui imbarazzato “... ecco... io stavo riflettendo sulla giornata che ci aspetta e senza volerlo mi son trovato a fissarvi mentre dormivate...” mentendo “... non avete nulla di fuori posto, anzi... siete molto carina... beh, buongiorno!” Ridendo piano e sentendosi un po' sciocco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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