Raggiungere il palazzo presbiteriale non fu difficile, considerando che quest'ultimo si trovava all'inizio del paese, come se fosse una tappa obbligata prima di addentrarvicisi.
Qui, chiesi di Ruspon e lui mi ricevette.
"Buongiorno messere, vi ruberò solo pochissimo tempo.." con un cenno del capo.
"Vedete, ho saputo che uno dei miei clienti, messer Elv, è tenuto prigioniero con l'accusa di essere la bestia..." sospirai.
"Lo conosco, è un bravo ragazzo..." annuendo "Capisco che si possa nascondere la propria natura, ma durante il suo soggiorno in prigione c'è stata un'altra vittima, dunque mi chiedo come possa essere stato lui!".
Guardavo negli occhi Ruspon, con un'espressione preoccupata e contrita.
"Dovete scusarmi se mi sono permessa di parlarne con voi, ma sono davvero in pensiero per quel ragazzo, prendo molto a cuore i miei clienti e il loro benessere!" fissandolo con un'aria d'intesa, di complicità.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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