Partirono subito, attraversando la città animata dalla notizia che forse la bestia era stata uccisa.
La loro carrozza rapida passò fra le stradine cittadine, fino a raggiungere il ponte alberato ed uscire dal centro abitato.
Poco dopo la vettura di Elv e di Gwen, guidata dal giardiniere, si immerse nel folto bosco.
La natura rigogliosa appariva generosa, accogliente, un mondo idilliaco e variopinto, in un tripudio di colori, profumi e suoni.
Non sembrava affatto il tetro scenario di morte che accoglieva le mostruose imprese della bestia.
Forse l'animale ucciso da Gozil ed i suoi compagni era davvero il tremendo predatore che aveva gettato la Sundra nella paura e nella disperazione.
Erano diretti alla magione di De Goth, decisi a portarsi via Therese.
Vi arrivarono dopo circa mezz'ora.
La carrozza si fermò fra gli alberi ed Elv scese a terra.
“Tu aspettami qui...” disse a Gwen, per poi baciarla.
E corse verso la magione.
Cales guardò Dacey negli occhi e sorrise.
“Solo un idiota non prenderebbe sul serio i vostri ragionamenti.” Disse. “Siete una delle persone più intelligenti ed argute che io abbia mai incontrato e vi confesso che ne ho conosciuti di importanti maestri di scuole cattedrali e lodevoli intellettuali accademici.” Annuendo. “Senza di voi non sarei mai giunto a questo punto dell'indagine.” Facendole l'occhiolino. “Avete usato l'espressione giusta... follia collettiva. Ma nel sensi di malvagità di massa. La stessa malvagità usata dai tiranni del passato o da alcuni crudeli imperatori romani. Caligola, Nerone, Domiziano vengono descritti come folli, ma in verità sono crudeli. E solo una simile crudeltà può celarsi dietro a questo orrore vecchio di secoli.” Indicò le cronache. “Guardate... ho segnato le date... le varie aggressioni secolari non avvengono a caso... cominciano e finiscono sempre seguendo un preciso percorso astronomico... un'eclissi di Sole o di Luna... il passaggio di una cometa... l'allineamento di qualche stella... si, sembra in tutto e per tutto un rituale... ma operato da qualcuno in grado di calcolare e prevedere i fenomeni celesti...”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|