C'era un silenzio irreale, decisamente irreale nella boscaglia in quel momento.
Tutto appariva come ovattato, sospeso dal mondo.
Non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Ma oramai ero lì, dovevo andare fino in fondo, per Sua Signoria, per Sant'Agata... perchè non avevo altra scelta.
Camminavo guardinga, stringendo sempre di più le mani attorno all'impugnatura delle pistole, come per farmi forza con quelle.
Ma poi lo sentii.
Un suono, ma non un suono qualunque, qualcosa che era diverso da qualunque altra cosa avessi mai udito prima di quel momento.
Mi si gelò il sangue nelle vene.
Era lei?
Cos'altro poteva essere?
Si ma cosa potrebbe mai fare un suono del genere?
Non ne avevo idea.
Non sapevo come spiegarmelo.
Sapevo solo che faceva una paura senza pari, senza nome, senza confini.
Allora mi guardai attorno, cercando di non mostrare la mia paura come fossi davanti a un cane feroce.
Già, ma lì non c'era niente, niente di niente.
Solo quel suono.
Non era possibile, tutti i suoni hanno una causa, anche questo doveva averlo.
E qualunque cosa fosse non era lontana!
Continuai a camminare, cercando di fissare la vegetazione accanto a me verso il punto da cui mi sembrava provenisse quel rumore.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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