Gwen e Therese scesero di sotto, trovando il contadine nel cortile ad infornare le focacce davanti al grosso forno esterno.
"Eh, così buone ormai non si trovano più facilmente..." disse lui che per un attimo smise la sua espressione burbera.
Allora mise un paio di grosse focacce in un piatto, farcendone una col miele ed una con della confettura alle fragole.
"Quale preferisci?" Chiese alla bambina.
"Alla confettura!"
Lui rise e ne porse una alla piccola ed una a Gwen.
Ma prima che Therese addentasse l'invitante focaccia lui la schiaffeggiò su una mano.
"Ahi!" Therese.
"Prima di mangiare va sempre ringraziato il Signore." Ammonì lui.
Allora la bambina annuì, si Segnò, recitò un Padre Nostro e poi cominciò a mangiare.
“Bah...” disse Ruspon seccato a Dacey “... è solo un animale. Un dannato animale. Non può essere furbo come un uomo. Vedrà i miei soldati travestiti da donne e li assalirà, trovando la morte.” Annuendo.
“E' talmente stupido come piano” fece Justine “che potrebbe persino riuscire.”
“Avete il mio permesso...” il presbitero a Ruspon “... badate di non deludermi oltre.”
“Si, eminenza.” Ruspon, per poi andare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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