Per Gwen e Therese fu un sonno tranquillo finalmente.
Una notte senza sogni e dunque senza incubi.
La ragazza si risvegliò poco dopo l'albeggiare con i cani del vecchio che continuavano ad abbaiare come facevano sempre.
"Si, ma ora temo sia tardi." Disse Cales a Dacey. "Il tempo è passato velocemente, dunque riposare un pò ci farà bene. Io ne approfitterò per leggermi il resto delle cronache trovate nella chiesetta. Ci ritroveremo domattina nel cortile del palazzo presbiteriale per andare da tuo zio." Sorridendole.
I due si separarono ed il mattino seguente, come deciso, si ritrovarono nel cortile pronti a recarsi dal presbitero.
Intanto era giunta la notizia che in tarda serata erano rientrati in città Ruspon ed i suoi soldati travestiti da donne, senza aver concluso nulla.
Infatti nella biblioteca privata del palazzo il presbitero era intento a richiamare, in modo furioso Ruspon per l'ennesimo insuccesso, senza che l'uomo trovasse il modo di giustificarsi ancora.
Justine assisteva divertita alla scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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