Ascoltai ancora una volta Cales, e annuii alle sue parole.
"Sì, sono d'accordo con voi, potrebbe essere un'arma, ma anche un'armatura, che noi non abbiamo mai visto e dunque non comprendiamo!" pensierosa.
La ragazza poi si offrì di chiedere il nome al mio salvatore, e io sorrisi, annuendo.
"Oh, siete davvero molto gentile, ve ne sarei grata!".
Poi i due si congedarono, e io li salutai chiedendo di essere informata circa i nuovi sviluppi, con la scusa che la bestia mi aveva portato via la mano e volevo vendetta, cosa che mi sembrava decisamente verosimile.
Venne la sera, e poi la notte, infine il giorno seguente.
Mi svegliai, ma ero ancora bloccata in quel posto!
Allora fermai il dottore.
"Dottore, quando potrò uscire di qui e tornare al mio palazzo?" gli chiesi, impaziente.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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