Il nome della perla
Guisgard pensava non si dovesse scartare l’ipotesi dell’animale esotico sconosciuto e io non potei far altro che sospirare e annuire.
Dopotutto, un animale esotico era molto più plausibile di un mostro.
Chiese poi il permesso di congedarsi perché voleva prepararsi per una caccia il giorno successivo.
Allora mi avvicinai, mentre mi augurava una buona notte e gli sorrisi debolmente.
“Se permettete, cavaliere..” guardandolo negli occhi “Vorrei potervi aiutare in questa caccia, dopotutto la mia presenza potrebbe essere utile, considerando che ho visto la bestia e potrei mostrarvela, o anche fare da esca, dopotutto si è già presa la mia mano, per me ora diventa qualcosa di personale...” sospirai, fissandolo timidamente.
“Prometto che non vi sarò di impiccio... se posso esservi d’aiuto mi trovate al vecchio palazzo del marchese, in fondo al palazzo, messer Ruspon lo conosce bene!” Con un sorrisetto malizioso.
Così, tornai a palazzo, andai a letto dopo quella lunga giornata.
Tutto era diverso ora, tutto era incredibilmente più difficile.
Quando giunse l’alba chiesi al mio fido servitore notizie della caccia alla bestia, e se ci fossero missive per me, sperando che Guisgard avesse deciso di portarmi.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
Ultima modifica di Destresya : 17-06-2018 alle ore 23.32.46.
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