Prepararmi fu davvero difficile, ogni cosa che provavo a fare era difficoltosa, anche la più banale come mettermi un vestito.
Avevo dovuto chiamare una delle ragazze per aiutarmi.
Continuavo a ripetermi che il braccio era solo fasciato, dopotutto quello mi era capitato altre volte, ma non era così.
La verità era ben diversa, e io non ero ancora riuscita ad accettarla.
Non avrei più potuto fare milioni di cose che in quel momento non volevo nemmeno enumerare nella mia testa.
Mi costringevo a non pensare, perchè altrimenti non sarei riuscita a concentrarmi sulla caccia, anche se c'era un solo, unico pensiero che non riuscivo a mandare via.
Chi mai avrebbe voluto una come me?
Quella missione mi aveva portato via molto più di una mano, aveva cancellato quel sogno lontano che mi dava la forza di andare avanti, giorno dopo giorno, a fare quella vita pericolosa.
Il sogno di un amore vero e incontrollato, capace di andare oltre ogni cosa, persino oltre i miei doveri.
Ma ora, quel sogno era perduto...
Tuttavia, non era il momento di pensarci, mentre mi guardavo allo specchio prima di partire per la battuta di caccia.
Avevano detto di volere anche tutte le donne, dunque io avevo portato con me alcune ragazze, di quelle sacrificabili, preservando le migliori per i cacciatori di ritorno.
La prima caccia non era andata un granché per il bordello, confidavo nella seconda.
Una volta arrivata alla caccia vidi che c'erano proprio tutti.
Guisgard, Ruspon, Justine e un uomo che non avevo mai visto, imponente e forte e un'arma che non conoscevo sulla schiena.
La cosa si faceva interessante.
Mi avviai verso l'inviato del vescovo, salutandolo con un cenno del capo.
"Salute messere..." gentilmente "Spero di potervi essere utile in questa ennesima caccia alla bestia, e che si riveli migliore delle precedenti!" sospirando.