Discussione: Il nome della perla
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Vecchio 18-06-2018, 23.47.29   #1263
Destresya
Cittadino di Camelot
 
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Destresya è sulla buona strada
Non tremare.. non tremare...
La sentivo, sentivo quell'unica mano rimasta che voleva tremare davanti a quel fruscio.
Sapevo dove voleva arrivare, ma mi aveva tradito una volta, non le avrei permesso di farlo di nuovo.
Le gambe dovevano fare il lavoro doppio stringendosi attorno alla sella, e non mi importava un accidente se non era considerato da signora per bene, dopotutto ero la padrona di un bordello non la figlia del mugnaio, comportarmi in quel modo non avrebbe minato la mia copertura.
E poi, pensandoci, chi diavolo stava badando al modo in cui tenevo le gambe?
Solo io.. sì, solo io perchè la mia mente cercava disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, per non pensare, per non ricordare.
Ma poi lo sentii, e mi si gelò il sangue nelle vene.
Bzzzzzzz... bzzzzzz... bzzzzzzz...
Eccolo, eccolo, eccolo!
Era lì, ci stava guardando, era venuta per noi.
Infine...
No, infine un accidente, eravamo molti di più, eravamo armati, stavolta non ci sarebbe sfuggita.
Strinsi di più la mano sulla pistola, per darmi forza.
Sentivo anche l'altra, la sentivo che voleva prendere le redini, o stringere una pistola anche lei.. ma sapevo che era un'illusione, che non c'era più.
Non feci in tempo a pensare che quella cosa si mosse.
il cuore accelerava sempre di più, sempre di più.
Immagini di me nel bosco, di quella sagoma sempre più vicina, il ricordo del dolore, tutto quello affollava la mia mente come mille persone urlanti che scappano da un terremoto o da una torre in fiamme.
Io avevo bisogno di silenzio, di silenzio.
Basta!
Urlai nella mia mente a quei pensieri, volevo la mente libera, pulita, sgombra, volevo concentrarmi su quell'attimo.
Ma furono le urla vere e proprie a scrollarmi da tutto quello.
I miei occhi si spalancarono sempre di più, quando vidi quel povero cacciatore squarciato in due.
Poi la voce di Elv, mi voltai di scatto e il sangue mi si gelò ancora.
"È la stessa creatura che mi ha aggredito!" urlai, indicandola inorridita, puntandole la pistola contro ma era così veloce che avrei solo sprecato una pallottola in quel momento.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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