Guisgard non seppe dare una risposta a quelle parole di Destresya.
L'unica cosa da fare era continuare e raggiungere gli altri.
Camminarono per un bel tratto, giungendo ad un querceto.
E qui fecero una macabra scoperta.
Diversi corpi erano appesi ai rami degli alberi, completamente scuoiati.
Era una spettacolo tremendo, indicibile.
Alcune ragazze svennero, altre urlarono e piansero.
“Chi...” disse Elv che aveva accanto Gwen “... chi può aver fatto questo? Chi?”
“Cosa ne pensi?” Guisgard ad Ammon.
“Le carni sono come cotte...” l'omone guardando i cadaveri appesi “... nulla di simile ho mai visto prima...”
“Cosa facciamo?” Impaurito Piecourt. “Cosa? Ora non attacca più le donne ed i bambini!”
“Sta giocando con noi...” Guisgard guardandosi intorno “... ci sta girando intorno... come un predatore fa con le sue prede... è quasi un gioco per lui...”
“Il bosco si anima e ci porta via...” la zingara.
“Falla finita, dannata!” Urlò Elv. “Falla finita!” Guardò Ammon. “Tu, gigante... tu cosa pensi di tutto ciò?”
“Ho paura...” con tono cupo Ammon.
“Che idiozia!” Elv frustrato. “Non può esserci uomo che ti metta paura!”
“Laggiù c'è qualcosa in agguato...” Ammon “... e non è un uomo... moriremo tutti.” Sentenziò, per poi guardare i cadaveri scuoiati ed appesi.