“Dobbiamo andarcene...” disse Guisgard a Destresya “... adesso... fuori da questo bosco quanto prima.” Guardò gli altri. “Avanti, in marcia. E gruppo compatto.”
“I cani ormai sono incapaci di continuare...” Elv “... sono spaventati a morte...”
“Andiamo.” Guisgard con un cenno del capo.
Ripresero il cammino.
Ma furono di nuovo attaccati.
Attacchi velocissimi, micidiali, quasi invisibili.
Come se dovessero morire uno dopo l'altro senza poter opporre resistenza.
Due cacciatori caddero nell'erba, uno col busto sfondato, l'altro decapitato.
Alcune ragazze furono incapaci di proseguire, al punto che dovettero portarle in spalla.
Altre due cacciatori morirono, uno col busto segato in due, l'altro con la parte della testa volata via.
“A terra!” Gridò Guisgard. “Tutti a terra! Nell'erba! Siamo bersagli troppo facili così!”
Ma neanche questo riuscì a metterli al sicuro.
Due ragazze e tre cacciatori furono sgozzati, come se l'aria potesse tagliare ed uccidere.
C'era in loro una sensazione di disperazione ed impotenza.
Elv allora si mise su Gwen, cercando di farle da scudo.
In preda alla paura Piecourt cominciò a correre e ad urlare.
"Torna qui!" Guisgard a lui. "Torna qui!"
Ma fu inutile.
Mentre Piecourt correva qualcosa lo raggiunse, sfondandogli il petto ed uccidendolo sul colpo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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