La paura.
Si poteva toccare con mano.
I superstiti del gruppo continuavano a strisciare nell'erba, tra fango e radici, sterpi e rovi.
Sapevano però che la bestia era ancora lì.
Intorno a loro.
Pronta a colpire ancora.
“Forse restare uniti è peggio...” disse Guisgard a Destresya, a Gwen, ad Elv, alla zingara e ad Ammon “... così siamo un bersaglio facile ed inerme... meglio dividersi... io, Destresya e la zingara strisceremo verso destra... voi due” a Gwen e ad Elv “andrete invece con Ammon.
Così si divisero.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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