La musica continuava a scorrere lenta, sensuale e Dacey la seguiva muovendosi come ad imitarne la melodia, lo scivolare delle note sulla sua pelle.
Sentiva anche lo sguardo di quell'uomo accarezzarle il corpo in ogni forma, restando in silenzio.
Lei era immersa nella prova, in quella dimostrazione, cercando di soffocare ogni dubbio o titubanza, concentrandosi su quell'importante occasione per affermarsi.
Ad un tratto la musica terminò.
I suoi occhi si erano un po' più abituati alla penombra della stanza ed ora riusciva a scorgere una figura seduta davanti a lei.
“Sei meravigliosa...” disse piano, con il chiaroscuro che celava il suo volto.
Allora si alzò, avvicinandosi a lei.
“Ora che uscirai da questa stanza” mormorò con le sue dita che presero a muoversi verso Dacey “troverai una mia segretaria. Seguila, ti mostrerà una camera in cui passare la notte, poiché domattina cominceremo i provini molto presto, Dacey.” E con un gesto delicato le accomodò la spallina del reggiseno che era scivolata sul braccio della ragazza. “Ti auguro una buonanotte.”