Il ragazzino corse fino al carrozzone, scrutando ogni angolo ed ogni vicoletto di quel percorso.
E dopo un pò ritornò dal cavaliere.
"Signore" disse "i fatti di stamane, con l'arrivo di quei fuggiascgi, hanno attirato l'attenzione di tutte le guardie baronali. Disfatevi di quel mantello e tornate dai vostri amici. Non correte più alcun pericolo.
Intanto, al carrozzone, Morris, Llamrei e Jigaen attendevano il ritorno degli altri per cominciare a preparare la loro recita.
E vedendo visibilmente preoccupate Llamrei, il menestrello cominciò a dire:
"Euripide affidava la tragedia al coro,
mentre Aristofane all'istinto suo tesoro.
Noi invece, esordienti in questo campo,
abbiamo una sola via di scampo:
di abbozzar l'inizio di una trama
altrimenti il barone ci passerà a fil di lama!"
Intanto nel convento, frate Elia si era accorto della stato d'animo di Elisabeth.
"Figliola" cominciò a dire "qualsiasi risposta cerchi la troverai solo dentro di te. Io sono qui per ascoltarti se vorrai aprirmi lo scrigno dei tuoi pensieri."
Guisgard, nel frattempo, vagava nel cortile del convento.
Anch'egli alla mercè dei suoi pensieri, in balia tra dubbi e desideri.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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