Guisgard così tornò al carrozzone.
In primis ringraziò Hastatus per il rischio che aveva corso pur di toglierlo dai guai.
"Grazie, amico mio" disse Guisgard "ero davvero in una brutta situazione e sentivo già l'umidità delle prigioni penetrarmi fin dentro le ossa. Non dimenticherò che avete rischiato la vita per me."
Allora intervenne Jigaen:
"Ora che felicemente siamo tutti ritornati,
direi di decidere bene i ruoli interpretati.
Ognun scelga un ruolo e si cali nella parte,
che oggi la Commedia eleveremo ad arte!"
Ma proprio in quel momento, qualcuno da fuori lanciò un sasso con un bigliettino.
Guisgard guardò subito in strada ma c'era un via vai continuo, rendendo impossibile capire chi avesse lanciato quel sasso sul carrozzone.
Allora Guisgard raccolse il biglietto e lesse ad alta voce il contenuto:
"La vera farsa non è quella che reciterete davanti al barone, ma quella che tutte le genti dell'ovest stanno subendo ad opera del tiranno. Se volete trovare i cavalieri neri allora cercateli nel castello baronale, poichè è lì che si nascondono."
Il biglietto non recava alcuna firma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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