Icarius, ancora in balia di quell'abbraccio di Destresya e delle sue forme giunoniche che sentiva premere contro il suo corpo bagnato, annuì e cercò di alzarsi.
Dopo un leggero capogiro riuscì a mettersi in piedi, davanti a sua zia.
La guardava tutta in quei suoi vestiti zuppi e sporchi di sabbia, al punto da essere appiccicosi ed aderenti, tanto da disegnare alla perfezione tutto quel sublime fisico da paura.
Sembrava una dea appena emersa dell'acqua ed il suo primo istinto fu quello di mettersi in ginocchio ai suoi piedi ed implorare di poterla leccare tutta e pulirla dalla sabbia.
Ovunque.
"Si..." disse "... sembra davvero un'isola sperduta e deserta, zia..." e quelle sue stesse parole lo eccitarono nel profondo, immaginando di essere solo con sua zia in quello scenario primordiale e selvaggio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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