Aveva paura, era evidente.
Il mio piccolino era spaventatissimo da quella situazione.
Anche io dovrei esserlo!
Diamine, sembra che il mondo sia collassato e noi per qualche strano motivo siamo testimoni di un futuro apocalittico e inquietante.
Andiamo, solo formulare questo pensiero mi sembra incredibilmente assurdo!
In quel momento si fece strada nella mia mente un'idea, un'idea forse più razionale del fatto di essere stata spedita nel futuro.
E se fossi in coma per via del naufragio?
E se tutto questo stesse accadendo solo nella mia mente e non altrove?
Che ogni cosa intorno a me non fosse altro che un riflesso della mia immaginazione?
La cosa iniziò a sembrarmi allettante, perlomeno più probabile.
Dopotutto, nei sogni sembra tutto normale, solo verso la fine ci rendiamo conto che sembra esserci qualcosa che non va.
Se non fosse altro che questo, un sogno?
La prospettiva mi piaceva non poco, così iniziai ad agire come se fosse vero.
Beh, se tutto è un sogno, allora sono completamente libera di fare tutto ciò che mi va, no?
Sì, certo che l'avrei fatto comunque, in ogni caso, ma quell'idea mi permetteva di non impazzire e di concentrarmi su cosa futili e immediate che non fossero insomma la fine del mondo.
Osservai Icarius che se ne andava in bagno a lavarsi.
Non sapevo bene spiegare il motivo, ma vederlo così spaventato mi provocava delle strane sensazioni, delle voglie e delle pulsioni che non avrei mai creduto di provare.
Dopotutto quello era il mio sogno, e si giocava secondo le mie regole.
Così, mi stesi sul letto, ancora avvolta nell'asciugamano ormai asciutto e aspettai che il piccolo uscisse dal bagno, tutto bello pulito come piace a zia.
Oh si...
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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