Eccolo lì, il mio piccino, il mio nipotino, con i suoi occhioni azzurri, la sua espressione da cucciolo impaurito che tanto mi mandava fuori di testa.
Vidi i suoi occhi sgranarsi, il suo sguardo attraversarmi tutta.
Oh bravo piccolino, così..
Lo guardai tutto, lo squadrai con lo sguardo famelico del predatore che sta fissando la sua preda.
Mi accorsi in quel momento che era bello, acerbo certo, ma il suo corpo, la carnagione chiara, le membra salde, non erano da meno di quegli occhioni azzurri che tanto lo caratterizzavano.
Mi avvicinai a lui, nel piccolo spazio avvolto dal vapore e dominato dal getto dell'acqua, fissandolo tutto, dalla testa ai piedi, soffermandomi ad osservare senza pudore la sua virilità che non poteva certo nascondere.
Gli feci l'occhiolino e allungai la mano a prendere la spugna che c'era lì.
Lo fissai negli occhi mentre la riempivo di sapone, senza dire niente.
"Adesso zia ti lava tutto per bene, come quand'eri piccolo..." gli sussurrai all'orecchio, mentre la mia mano scendeva, accarezzandogli tutto il petto, poi la schiena, le braccia e via via tutte le parti del corpo mentre il mio sguardo non lasciava mai il suo, non volevo perdermi neanche un momento di quegli occhi così belli, volevo vederli spalancarsi per l'eccitazione, perdersi per il piacere, andare in estasi al mio comando.
Oh si..
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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