Discussione: La Compassione di Dio
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Vecchio 25-11-2009, 23.58.36   #294
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard intanto, continuava a girare per i corridoi della torre nella quale erano alloggiati tutti loro.
Il buio era quasi totale, squarciato solo, di tanto in tanto, dalla luce della Luna che penetrava da qualche finestra lungo il corridoio.
L'atmosfera era irreale e silenziosa e sotto quella luce le ombre sembravano voler prendere forma e vita.
Guisgard entrò allora in una stanza, dopo essersi assicurato che non vi fosse alcuno al suo interno.
Accese un cero semiconsumato che si trovava su una grossa tavola ed iniziò ad osservare cosa contenesse la stanza.
Vi erano tantissimi libri e codici monastici.
Tutti questi trattavano curiose e misteriose discipline, come la magia nera e la necromanzia.
Strane figure ed inquietanti disegni illustravano quei testi.
Guisgard li sfogliò ma comprese ben poco del loro arcano linguaggio.
Inoltre su un vecchio seggio vi erano ammucchiate delle pergamene.
E su queste erano incise incomprensibili immagini, raffiguranti rituali di donne in estasi davanti ad un fuoco, dal quale emergevano mostruose creature.
Turbato da tutto ciò, Guisgard cercava cosa potesse celare ancora quella stanza, quando notò uno scintillio provenire da uno scaffale di legno.
Era uno scrigno nero, intarsiato con gusto orientaleggiante.
Con il suo coltello forzò la piccola serratura e aprì quello scrigno.
Dentro vi era un biglietto bruciacchiato che diceva:

"La Compassione di Dio galoppa dall'estreme rive dell'Acheronte,
attravero la valle dello Stige, estasiata dalle minacce di Caronte.
Forte del sangue dei dannati e dai loro deliranti lamenti di morte,
risale i nove cerchi del fatale castigo, invocata dall'odio più forte.
Chi ardito evoca questo tormento si servirà delle sue funeste lame,
ma ben sa ed è scritto, che ciò pagherà con l'anima di due dame."

"Che cosa mai vorrà dire questo biglietto?" Si chiese Guisgard. "Che cos'è veramente La Compassione di Dio?"
Ma il canto del gallo interruppe i suoi pensieri e le sue ricerche.
Pensò che restare ancora lì sarebbe stato un rischio. Rimise a posto il biglietto nello scrigno e ritornò nella sua camera.
E giunto il mattino, raccontò tutto ai suoi compagni, dell'arcano messaggio letto in quel biglietto e della misteriosa Compassione di Dio...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 26-11-2009 alle ore 00.04.25.
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