Finalmente mi abbandonai.
Mi lasciai completamente andare a quel gioco proibito e inebriante, che lui conduceva in modo così esperto e sapiente.
Era in ginocchio davanti a me, con la sua testa che premeva contro il mio sesso, che lo inebriava, lo leccava, succhiava, deliziava e assaporava con una tale maestria da farmi perdere il controllo.
Non capivo più niente.
Mi sentivo venerata, come mai mi era capitato prima.
Lui era così meravigliosamente esperto e voglioso, devoto ma virile che mi mandava completamente fuori di testa.
“Oh si...” gemetti mentre lui continuava e continuava e continuava, non accennando a smettere.
Il mio desiderio cresceva sempre di più, la mia voglia era insopportabile.
Forse non aveva nemmeno sentito quello che gli avevo detto, e io nemmeno lo ricordavo, persa com’ero in quel meraviglioso gioco capace di farmi andare in estasi, di farmi perdere il controllo.
Iniziai così a sfregarmi su di lui, aggiungendo piacere a quella meravigliosa tortura fatta di lingua, bocca, labbra.
“Oh si...” non facevo che gemere, ancora e ancora.
Non capivo più niente.
“Ti voglio...” gemetti “Ti voglio...” urlai quasi “adesso... adesso!” Con la voce concitata.
“Spogliati, spogliati...” ero completamente fuori di me.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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