Guisgard e Hastatus, approffitando dell'assenza di guardie nei corridoi, raggiunsero la stanza misteriosa.
"Restate tra queste due colonne ed al minimo segnale di pericolo date tre colpi a questa porta" disse Guisgard a Hastatus "io prendo il biglietto."
E dopo alcuni istanti Guisgard uscì dalla stanza.
I due ritornarono nella camera dove li attendevano gli altri e qui Guisgard consegnò il biglietto ad Elisabeth e Llamrei.
"Con una scusa qualsiasi uscite dal castello" cominciò a dire Guisgard alle due dame "e dirigetevi al convento per parlare a frate Elia. Gli mostrerete questo misterioso biglietto. Sperando che egli sappia darci qualche risposta. Mi raccomando, amiche mie, siate prudenti."
Ma proprio in quel momento qualcunò bussò alla loro porta.
Erano due guardie del barone.
"Volevamo farvi i complimenti per la recita" disse uno di loro "soprattutto a voi, damigelle."
Guisgard subito riconobbe uno di loro: era uno dei soldati che giorni prima erano giunti al carrozzone ad ispezionare il tutto.
"E siamo sicuri" aggiunse uno di quei soldati "che ci farete l'onore della vostra compagnia, mie belle signore!"
"Purtroppo" intervenne Guisgard, che aveva indossato la maschera prima che le guardie entrasseo "le nostre dame sono già impegnate con noi stasera, amici miei!"
"Siete più fortunato di noi, cavaliere nero!" Rispose la guardia.
"Fortunato?" Ripetè l'altra guardia. "Se le donne si avvicinano è perchè non conoscono il suo vero aspetto, vero Colombina?"
E rise guardando Elisabeth.
Un attimo dopo le guardie uscirono.
"Anche questa è andata..." Disse Guisgard togliendosi la maschera.
Poi, ad Elisebeth e Llamrei:
"Mi raccomando, amiche mie, recatevi da frate Elia e siate accorte!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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