“Non so che dirti...” disse la ragazza ad Altea “... mi spiace... buona fortuna.” E andò da un altro signore che attendeva allo sportello.
Nel corridoio però c'era un uomo.
Era robusto, dal volto bonario, ben vestito, dai modi gentili e con il sorriso di chi fiutava una buona occasione.
“Permette?” Avvicinandosi ad Altea. “Mi chiamo Tanzil... sono un giornalista...” porgendole la mano in segno di saluto.