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Vecchio 30-08-2018, 23.42.58   #1801
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Immagino il mio nome non le dica granchè...” disse Reddas notando l'indifferenza del direttore.
“Si, esatto.”
“Lo immaginavo...” annuì Reddas “... pensavo qualche copia di qualche vero giornale fosse arrivato in questo buco, allora avrebbe letto di certo la mia firma sotto a qualche grosso articolo...” sorridendo poi a Gwen e ad Elv, ma in modo ironico.
“Ho lavorato per le migliore testate del paese...” Reddas.
“Ma i 2.000 Taddei?” Bruscamente il direttore.
“Ci stavo arrivando...” ammiccando Reddas “... io sono un animale di stampa, so far tutto in un giornale... so scriverlo, leggerlo, impaginarlo, stamparlo e venderlo. Come cronista valgo almeno 3.000 Taddei al mese, ma per lei lavorerò diciamo per soli 1.000. Ecco il suo risparmio.”
“Al diavolo...” mormorò il direttore.
“So trattare ogni genere di notizie” sicuro di sé Reddas “e se le notizie non ci sono so lavorare di fantasia.” Notando l'indisposizione del direttore. “E sia... facciamo 500 Taddei al mese.”
“Si offre a buon mercato.” Ridendo il direttore.
“Già...” annuì Reddas “... e badi ho sempre avuto ruoli di comando... posso vantarmi di essere stato buttato fuori dai migliori giornali del paese... per un totale di 19 milioni di copie. Buttato fuori per ragioni di cui taccio per non annoiarla.”
“Mi annoi, sono curioso ora...” sorridendo il direttore.
“Sono un mentitore incallito.” Fece Reddas. “Ho inventato una quantità infinita di bugie, mentendo a tutti. Uomini con la cintura ed a uomini con le bretelle. Ma non sarò tanto sciocco da mentire ad uomo che ha cintura e bretelle.” Indicando com'era vestito il direttore.
“Perchè mai?” Guardandolo il direttore.
“Perchè lei è un uomo assai prudente.” Rispose Reddas. “A Suession fui scoperto mentre inventavo di sana pianta una notizia... a Nolhia fui sorpreso a bere... a Caivan...”
“Si, il quadro è completo.” Lo zittì il direttore.
“Già ed eccomi qui...” amaramente Reddas “... in bolletta, con l'aria stanca, gli abiti impolverati e la barba lunga...” massaggiandosi il volto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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