"Morris" Disse Guisgard a denti stretti, mentre con la mano si toccava le spalle indolenzite "avevate una gran voglia di farmi questo...e quando questa storia sarà finita ci chiariremo una volta per tutte! Statene certo!"
Poi, il pensiero delle due donne in mano al barone indirizzò la sua concentrazione su cose più importanti.
"Sir" disse a Hastatus "avete ragione, ma odio stare con le mani in mano. Avete un'idea sul perchè il barone abbia voluto vedere le nostre amiche?"
Intanto, al cospetto del barone, le due donne attendevano di sapere perchè fossero state condotte lì.
Llamrei aveva appena finito di parlare, quando il barone prese la parola:
"Mie bellissime commedianti, nessuno qui vi tiene con la forza. Come avete ben notato voi, i miei uomini non sono molto svegli e sicuramente peccano in cortesia. Scusateli quindi se le loro maniere non sono state degne della vostra bellezza."
Sorseggiò del vino dalla sua coppa ed aggiunse:
"In verità vi ho fatto chiamare per un eccesso di prudenza. Sembra infatti che nel castello si siano intrufolati dei ladri. Nella mia biblioteca qualcuno ha rubato un prezioso foglio conservato in uno scrigno. E quindi temo di sapervi sole ed indifese, con in giro tali malintenzionati. Anche perchè, se ben ricordo, i vostri compagni sono solo degli...attori. Quindi non saprebberro impugnare armi per difendervi. Dico bene?"
"Benissimo, eccellenza" intervenne sir Geowan "anche se qualcuno di loro si è dimostrato di lingua lunga."
"Si, ma la lingua non vale la spada, mio buon fratello!" Rispose il barone, ridendo forte.
E proprio in quel momento le due donne si ricordarono del biglietto che ancora Elisabeth portava con sè, dopo che frate Elia lo aveva restituito proprio a lei...