La stanza era avvolta da una leggera e sensuale penombra, appena lambita e screziata dal lieve bagliore della falce lunare.
Come un truciolo d'argento irradiava dai vetri della finestra il baldacchino del letto dove Elv era seduto.
Gli occhi neri del bel vampiro erano fissi, attratti come da un incanto, sul corpo della provocante ragazza che gli stava davanti.
Gwen cominciò a spogliarsi, mentre lui la guardava negli occhi con uno sguardo carico di malizia.
Poi quello sguardo si spostò, seguendo le movenze delle mani e gli abiti che scivolarono via piano.
La guardò tutta quando restò completamente nuda davanti a lui, bellissima e provocante.
Senza dire nulla il bel vampiro si alzò e si avvicinò a lei, accarezzandole le labbra e poi i canini sporgenti.
Lentamente si chinò, fino ad inginocchiarsi ai suoi piedi e con le dita prese ad accarezzare il suo sesso caldo e rosso.
Gwen sentiva le dita di lui scivolare piano lungo la vulva fulva.
Carezze inebrianti che divennero intense quando alle dita si sostituì la lingua ardente di Elv.
Allora Gwen si sentì invasa da quell'umido ed audace godimento, sempre più ardito e profondo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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