Mi ero completamente estraniata dal mondo.
In quei momenti di pura intimità con me stessa dimenticavo ogni cosa: dov'ero, cosa dovevo fare, tutto.
Naturalmente tutto tranne gli occhi del padrone.
Il suo sguardo, la sua vicinanza.
Allora dietro le palpebre chiuse vedevo lui, le sue mani su di me, la sua bocca insaziabile, il suo sesso che faceva scempio del mio corpo.
La mia mano si muoveva, rapida, inseguendo quelle fantasie che mano a mano si facevano strada nella mia mnente.
I miei gemiti si facevano sempre più alti, sempre più acuti, tanto che in tutto il castello si sarebber uditi.
Ancora e ancora... ero fuori di me.
Potevo sentire il mo padrone addosso come se fosse davvero lì, potevo sentire la mia mano che mi faceva impazzire ancora e ancora.
Gemevo, mi contraevo, ero completamente preda di quei momenti di pura passione.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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