La servitrice annuì ad Altea ed andò via, mentre De Goth, con incedere nobile e malinconico, scese le scale e raggiunse la bellissima De Bastian, baciandole la mano con un gesto aggraziato e delicato.
“Siete troppo giovane e bella per quel velo di vedovanza...” disse porgendole il braccio “... la tristezza e la malinconia fiaccano l'animo, madama... non vorrei mai vedervi sfiorita per un lutto ingeneroso. Prego, ci accomoderemo sulla terrazza... l'aria della sera è clemente, dolce direi.”
Uscirono così sulla terrazza, sedendosi sulle sedioline davanti ad un basso tavolino dove, qualche istante più tardi, la servitrice portò un vassoio con il thè ed i pasticcini portati da Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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